giovedì 30 maggio 2013

POSITIVE CAUSES…all’alba una nuova causa positiva



Il progetto POSITIVE CAUSES promuove creatività e lavoro sul territorio, con particolare attenzione a tutta la filiera, dal progetto alla produzione, fino alla distribuzione. 
Riteniamo che il ritorno al lavoro artigianale e soprattutto la creazione di posti di  lavoro, oggi considerati un lusso, siano i punti fondamentali del progetto. 
I prodotti che aderiscono al progetto POSITIVE CAUSES sono presentati non solo come novità o moda, ma anche come prodotti che testimoniano all’acquirente la sua causa positiva,  ricordandogli che – attraverso il loro acquisto – sta contribuendo a mantenere il  lavoro dell’artigiano sul territorio,  riducendo inoltre l’impatto ambientale. 
Tutti i marchi che aderiscono al progetto POSITIVE CAUSES  possiedono  un’etichetta,  numerata in ordine decrescente, per indicare quanti rifiuti sono stati sottratti alle discariche. 
La forza di POSITIVE CAUSES  sta nell’aver fiducia nel futuro, nel credere fortemente nella realizzazione di una rete di artigiani imprenditori di se stessi, in tutto il mondo, che creino oggetti con l’uso dei  materiali di scarto.


Cosa accadrà l’1 Giugno a Torino, a partire dalle 6 di mattina?

ERARECLAM  rimetterà in vita la pubblicità.
Sabato 01 Giugno 2013 dalle 6 del mattino, in occasione dello smantellamento di un telo pubblicitario di 600 m2 affisso a Torino in piazza San Carlo, la “POSITIVE CAUSES” – per il marchio ERARECLAM – si adopererà per il recupero totale del cartellone.
Creare oggetti utili, partendo dal materiale di scarto, è ciò che si propone ERARECLAM, che utilizza come materia prima il pvc scartato, riconoscendo in esso un elevato potenziale creativo.
Questo materiale, una volta pulito, tagliato e cucito, viene trasformato in articoli per la casa (tovaglie, runner, grembiuli, shopper e poltrone)  che diventano pezzi unici, colorati e resistenti. Ed ecco che “magicamente” lo scarto TORNA IN VITA con una nuova nobile missione.
Abbracciare questa strada, rimettere in vita lo scarto, significa avere una mente dinamica, capace di affrontare in modo costruttivo il disagio che si prova di fronte allo scarto…significa inoltre non restare indifferenti davanti a ciò che apparentemente non ha più valore.. 
Ci rivolgiamo a tutti voi, per invitarvi a celebrare questo evento insieme, consapevoli dell’importante messaggio che possiamo diffondere.. 

Prova a Venire con noi! Appuntamento  in piazza  all’alba....... 

martedì 21 maggio 2013

Recupera l'acqua in cucina!



Ogni giorno usiamo molta l'acqua, specialmente in cucina, e molta viene purtroppo sprecata nello scarico del lavandino. 

Lo sapevi che per pulire 1 cesto d'insalata in 3 lavaggi consecutivi, servono circa 7 litri di acqua?
Pensa che con la stessa quantità si possono innaffiare almeno 10 piante in vaso di dimensioni medie-piccole.

Considerando che nel periodo primaverile-estivo (circa 20 settimane) consumiamo almeno 4 cesti d'insalata a settimana, possiamo calcolare che: 
4 cesti x 7 litri = 28 litri
28 litri x 20 settimane = 560 litri 

Se recuperassimo l'acqua di scarto dei lavaggi dell'insalata, potremmo annaffiare 10 piante in vaso per 56 volte!!

Come fare? Procurati i seguenti ingredienti:
- bacinella grande
- imbuto
- tanica o bottiglia

Recuperare l'acqua è facile, ci vuole solo un po' d'impegno!


FASE 1: Lava l'insalata all'interno di una bacinella in modo da recuperare l'acqua utilizzata.


FASE 2: Versa l'acqua utilizzata all'interno della tanica


FASE 3: Versa l'acqua nell'annaffiatoio


FASE 4: Innaffia la tua pianta

mercoledì 15 maggio 2013

Stop ai rifiuti dal finestrino. Stampati l'adesivo!


Mentre uno guida è troppo istintivo aprire il finestrino per gettare fuori uno scontrino o qualche altro rifiuto per non riempire il cestino interno all'auto. Ma uno mentre lo fa non pensa al danno che compie, infatti al suo rifiuto che andrà nell'ambiente ci vorranno anni per scomparire del tutto.

Quindi noi di FIC abbiamo deciso di promuove la campagna contro i rifiuti lanciato dal finestrino e abbiamo creato un "adesivo" da stampare ognuno a casa propria e attaccarlo nel vetro posteriore della macchina così da essere visto da un ipotetico guidatore inquinante dietro a noi.

Scarica l'"adesivo" ad alta definizione per la stampa. Clicca sull'immagine sotto per ingrandire e con il pulsante destro del mouse su "salva immagine con nome…" per salvarla sul tuo computer.




lunedì 13 maggio 2013

Cerchiamo di ridurre il consumo di buste di plastica. Acquistiamo una busta riutilizzabile!



In teoria i sacchetti di plastica non biodegradabili non dovrebbero esistere perché c'è una legge una che vieta l'utilizzo da parte del negoziante, ma in pratica i sacchetti esistono perché i negozianti non possono ancora essere multati finché non sarà approvato il famoso “decreto interministeriale” indicante “ulteriori specifiche tecniche dei sacchetti commercializzabili”.

Noi però possiamo diminuire l'utilizzo del sacchetto di plastica acquistando una busta riutilizzabile che ci portiamo sempre dietro visto che esistono versioni tascabili. 

Ecco uno dei tanti siti di Borse riutilizzabili:

Grazie all'amica Elena che ci ha suggerito questo post!

giovedì 2 maggio 2013

Stop ricci morti per strada



FIC sostiene la guida prudente per salvare i ricci che ogni notte attraversano le strade in cerca di cibo.

Hai trovato un riccio ferito? Ecco cosa fare.
Un riccio bisognoso d’aiuto, specialmente se ferito, deve essere messo subito al caldo, perché il rischio che possa andare in ipotermia, ossia quando il corpo non riesce più a produrre il calore necessario, è grande. Ciò significa prenderlo all’interno e metterlo su una “bouilotte” avvolta in panni, per non scottarlo, e lasciandogli abbastanza posto nella scatola o gabbia, nella quale è stato messo, per poter scendere dalla “bouilotte”, in caso che sia troppo caldo. Se è possibile, metterlo in un luogo tranquillo, dove non può essere raggiunto da bambini. La scatola o la gabbia in cui si trova deve essere abbastanza grande (almeno 50 x 30 cm) e possibilmente mettergli dentro una scatola più piccola, come quelle delle scarpe, dove può rifugiarsi. Sul fondo della scatola non mettere fieno o paglia, ma semplicemente carta da cucina. Ciò permette subito di vedere se sanguina o se ha pulci. Fatto questo si può dargli da mangiare: esattamente la stessa cosa che si da ai gatti come descritto sopra. Niente carote o patate o insalata, i ricci sono carnivori! Al limite si può dare un spicco di mela o una fetta di banana.
Chi chiamare?
- Polizia Provinciale
- WWF Centro recupero animali selvatici