lunedì 28 settembre 2015

'Puliamo il mondo' a Pisa, 18 comuni interessati: "Sia così ogni giorno dell'anno"

'Puliamo il mondo': il bilancio di Legambiente Pisa per il 2015
Legambiente fa un bilancio positivo della 23° edizione della manifestazione. In provincia di Pisa  si sono attivati 18 comuni, con un appello lanciato dall'associazione: "L'iniziativa è richiamo a socialità, attivismo e senso civico valido tutti i giorni"



'Puliamo il mondo': il bilancio di Legambiente Pisa per il 2015

Si è appena conclusa 'Puliamo il Mondo', la storica campagna di volontariato ambientale organizzata in tutta Italia da Legambiente. Dal nord al Sud del Paese oltre 600mila persone in 1.700 comuni hanno ripulito 4.000 località dai rifiuti abbandonati, fra periferie e centri storici. In Provincia di Pisa hanno aderito 18 comuni ed in particolare Legambiente Pisa ha seguito l'organizzazione delle attività in via Martin Lutero a Pisa e quella nella riserva della Bufalina a Marina di Vecchiano, entrambe sostenute dalle amministrazioni comunali.
Le zone verdi adiacenti alla strada di accesso all'ospedale Cisanello sabato 26 sono state pulite da una 30ina di cittadini, che hanno accolto l'appello degli abitanti del quartiere. Sono stati raccolti 15 sacchi di rifiuti, numerosi dei quali ingombranti. Indumenti, rottami, batterie di scooter ed auto, elettrodomestici, sanitari, materiale edile ed un materasso. A fine giornata gli operatori di Avr hanno ritirato tutto il materiale.
Un centinaio di volontari domenica si sono ritrovati alla Riserva naturale della Bufalina a Marina di Vecchiano. Quest'anno la manifestazione è coincisa con la conclusione del percorso partecipativo promosso dal Comune di Vecchiano 'Sai...cosa ci...riserva... La Bufalina?'. Insieme al Sindaco Giancarlo Lunardi e all'Assessore all'Ambiente Massimiliano Angori hanno partecipato anche gli scout del gruppo Agesci Pisa 4, rappresentanti del movimento contro l'abbandono dei rifiuti 'Ficcatelo in tasca' ed alcuni amici del Wwf. Tra dune e spiaggia sono stati raccolti rifiuti di ogni genere tanto da riempire un intero scarrabile.
Un contributo importante è stato quello di Teneman, Baba e Moussa dal Mali, Adama, Karamba e Omar dalla Guinea, Friday dalla Nigeria e Moumine dalla Costa d'Avorio: otto giovani richiedenti asilo che con grande entusiasmo si sono uniti alla campagna partecipando ad entrambe le giornate di pulizia. Arrivati a Pisa lo scorso 13 aprile, sono attualmente ospitati e seguiti dalla Cooperativa Odissea.

Fonte: articolo di http://www.pisatoday.it

domenica 27 settembre 2015

Puliamo il mondo - Ficcatelo in Tasca partecipa

Ficcatelo in Tasca ha partecipato all'evento Puliamo il Mondo di Legambiente Pisa nella bellissima oasi di Marina di Vecchiano. Tanta partecipazione e tanti rfiuti recuperati.







mercoledì 23 settembre 2015

Bari, dopo la mareggiata la spiaggia è una discarica



Rifiuti di ogni genere trasportati dal mare agitato degli ulti giorni sulla spiaggia di Pane e pomodoro, il lido pubblico dei baresi: dalle siringhe alle bottiglie di vetro, a dieci giorni dalla chiusura della stagione estiva, la costa presenta un aspetto molto diverso. Pronto l'intervento dell'Amiu: "Appena terminano le mareggiate andremo a pulire con la pala puliscispiaggia - assicura il presidente Gianfranco Grandaliano - Ho già dato incarico ai miei collaboratori, provvederanno a breve. La pulizia continua per ora ogni sabato e domenica"

fonte: articolo e foto di http://bari.repubblica.it





giovedì 17 settembre 2015

PLASTIC BEACH, L’AMBIENTE MALTRATTATO RACCONTATO DAI GORILLAZ



Uno scenario post catastrofico, la distopia di un mondo senza controllo e abbandonato a se stesso, dove la negligenza degli esseri umani ha preso il sopravvento su di essi.
Plastic Beach è il brano che dà il titolo al terzo album della virtual band britannica Gorillaz, eseguito insieme a Mick Jones e Paul Simonon. Uscito nel 2010, l’album ha come temi portanti il consumismo e l’ecologia, che esplodono nel concetto di Plastic Beach, un luogo immaginario che fa da ambientazione alle tracce del disco, ricostruito visivamente per i particolarissimi video musicali della band e per le copertine.
Si tratta di una sorta di iceberg che fluttua nell’Oceano, apparentemente un luogo idilliaco, ma visto da vicino non si rivela altro che un’accozzaglia di immondizia, una discarica tenuta insieme da olio e catrame. Le fattezze di Plastic Beach sono ispirate al Pacific Ocean Garbage Patch, l’enorme accumulo di spazzatura galleggiante, soprattutto composto da plastica, in pieno Oceano Pacifico. Un ammontare di oltre 100 milioni di tonnellate di detriti che appare come un isolotto.  Tutt’altro che un caso isolato, è causa di morte per moltissimi esemplari di animali che vi restano impigliati.
L’idea di una spiaggia di plastica arriva quando Damon Albarn, musicista che ha ideato e curato l’originale progetto dei Gorillaz, trovandosi in una spiaggia vicino casa sua, non può fare a meno di notare l’enorme quantità di plastica presente nella sabbia. Da qui la nascita di Plastic Beach, un luogo devastato il cui caos aleggia in tutte le tracce, da Welcome to the World of Plastic Beach, che parla di inquinamento dei mari e di un mondo senza speranza, alla stessa Plastic Beachuno squarcio di mondo in cui sono condensati vari aspetti di un ambiente trascurato e maltrattato dall’uomo.
Un’unica balena che nel mare oscuro guarda le navi passare, senza rendersi conto del pericolo che incombe. È questa la prima immagine di un testo dalle tante interpretazioni, in cui la questione ambientale è sentita ed evidente.
Senza guardarsi indietro, le navi percorrono fondali sempre più colmi di rifiuti, in un paesaggio selvaggio  e incontrollato, con una spiaggia fatta di plastica dove il confine tra naturale e artificiale non è più tracciabile. “È un Casio su una spiaggia di plastica, è una discarica di polistirolo in fondo al mare”.
Casio è un famoso marchio che produce oggetti elettronici. Il riferimento potrebbe riguardare i sintetizzatori utilizzati per incidere l’album, ma anche costosi orologi che segnano un tempo digitale e incalzante di cui si è persa la cognizione. Ritrovare questi oggetti abbandonati sulla spiaggia, fuori dal loro contesto, è metafora di contrasto, di disordine, ma anche dell’uomo che non sa più dare valore alle cose, neanche all’ambiente in cui vive e che un giorno lascerà a qualcun altro.
Per i Gorillaz quello di Plastic Beach è uno dei progetti più sentiti, tanto da declinarlo in una serie di esperienze multimediali legate all’album da vivere su varie piattaforme, per seguire le vicende dei componenti della virtual band, ma anche per approfondire un messaggio di così grande peso sociale.
Plastic Beach è un mondo alternativo in cui è troppo comodo rifugiarsi, un mondo di plastica e quindi fittizio per definizione. È soprattutto un incisivo allarme riguardo al declino imminente a cui il nostro ambiente va incontro, parallelamente al declino morale degli uomini, consapevoli delle loro responsabilità, ma disinteressati a misurarsi seriamente con esse.

Di seguito il testo di “Plastic Beach” con la relativa traduzione.
 Plastic Beach / Plastic Beach
To the dark dark seas / Nei mari bui e oscuriComes the only whale / giunge l’unica balenaWatching ships go by / Osservando le navi andar viaIt’s the day we try / É il giorno in cui ci proviamoIt doesn’t know / Non sa
It’s a Casio on a plastic beach / È un Casio su una spiaggia di plasticaIt’s a Casio on a plastic beach / È un Casio su una spiaggia di plasticaIt’s a styrofoam deepsea landfill / É una discarica di polistirolo in fondo al mareIt’s a styrofoam deepsea landfill / É una discarica di polistirolo in fondo al mareIt’s automated computer speech / È un linguaggio automatico computerizzatoIt’s automated computer speech / È un linguaggio automatico computerizzatoIt’s a Casio on a plastic beach / È un Casio su una spiaggia di plasticaIt’s a Casio / È un Casio
If they hold you, whale /Se ti prendessero, balenaOn a really hot day / In un giorno molto caldoWhen the call got made / Quando la chiamata è stata fattaYou’ve gone away / Tu sei andata viaIt doesn’t know / Non sa
It’s a Casio on a plastic beach / È un Casio su una spiaggia di plasticaIt’s a Casio on a plastic beach / È un Casio su una spiaggia di plasticaIt’s a styrofoam deepsea landfill / É una discarica di polistirolo in fondo al mareIt’s a styrofoam deepsea landfill / É una discarica di polistirolo in fondo al mareIt’s automated computer speech / È un linguaggio automatico computerizzatoIt’s automated computer speech / È un linguaggio automatico computerizzatoIt’s a Casio on a plastic beach / È un Casio su una spiaggia di plasticaIt’s a Casio / È un Casio
fonte: http://www.ehabitat.it articolo di Alberto Pinto

venerdì 11 settembre 2015

Nuovo Ficcato

Benvenuto al nuovo Ficcato Domenico! 
Inviato speciale di Ficcatelo in Tasca. Diventa un Ficcato scopri i vantaggi su http://ficcatelo.blogspot.it/p/diventa-un-ficcato.html



lunedì 7 settembre 2015

Cannuccia di plastica nella narice di una tartaruga marina.

Quando butti per terra o in mare un rifiuto anche piccolo come una cannuccia di plastica devi pensarci prima che stai per fare un danno all'ambiente (animali, te stesso, natura).

Il tuo rifiuto impiegherà anni per degradarsi in modo naturale e nel mentre può' finire nel naso di una tartaruga di mare che nuotava tranquilla non pensando a quell'uomo e donna incivile che stava per buttare una cannuccia per strada.



Nathan J. Robinson rimuove 10 cm di cannuccia di plastica finiti nella narice di questa bellissima tartaruga di mare in Costa Rica.

Svizzera, dall'aria acqua potabile e di qualità



Awa Modula è il sistema creato dalla startup elvetica Seas. Può produrre da 2.500 a 10.000 litri al giorno







MILANO - Produrre acqua potabile dall'aria per portare un bene prezioso per la vita anche nelle zone ad alta desertificazione. L'innovazione arriva dalla Svizzera e si chiama 'Awa Modula' (Air to water to air). Il sistema creato dalla startup "Seas - Societè de l'eau aérienne Suisse" è stata presentata a Expo in un convegno organizzato nel padiglione della Svizzera.
 
La tecnologia è in grado di produrre acqua dall'aria ovunque, senza bisogno di avere fonti di acqua già esistenti da trattare (mare o fiumi, laghi e acque reflue) e permette di avere a disposizione una fonte praticamente inesauribile di acqua, esattamente dove necessita. Con Awa Modula si può ottenere acqua potabile arricchita di sali minerali ma anche acqua per uso agricolo, distillata per uso alimentare, farmaceutico, ospedaliero, industriale. I sistemi permettono di produrre acqua dall'aria con macchine da 2.500 a 10.000 litri al giorno, modulabili sino a centinaia di metri cubi.



"La tecnologia è frutto di oltre quattro anni di ricerca e sviluppo e garantisce un impatto ambientale basso o nullo - ha spiegato la docente di Idraulica, Ambientale ed energetica, Anna Magrini, dell'Università di Pavia - non rilascia impurità nell'ecosistema locale e offre una fonte illimitata e inesauribile di acqua potabile".

La startup Seas, nata nel 2014, ha donato alcuni mesi fa alla onlus UnaKids, che lavora per garantire migliori condizioni di vita ai minori nelle regioni colpite dalla guerra, un sistema capace di produrre 2.500 litri di acqua potabile al giorno. Il nuovo sistema è stato introdotto per il momento in alcune zone di America Latina (Messico, Perù, Ecuador), Isole Caraibiche, Nord Africa, Sud Africa, Libano, Emirati Arabi.

fonte: articolo di Repubblica.it

venerdì 4 settembre 2015

Porta mozziconi

Ficcatelo in Tasca ringrazia gli amici di Portamozziconi Tascabile Mondoidea per averci inviato questi bellissimi e pratici portamozziconi tascabili a supporto della nostra campagna contro l'abbandono di cicche per terra. 
Visitate il loro sito: http://www.mondoidea.com/