martedì 26 maggio 2015

Sprout, la matita che si pianta

COME È NATA L’IDEA DI SPROUT

Forse l’ispirazione è sorta guardando schizzi degli scienziati del passato, come Darwin, che illustrò l’attecchimento di una massa di polline sulla punta di una matita, a testimoniare la consistenza naturale dei materiali che compongono questi storici strumenti di scrittura.
In alto: G.B. Sowerby, “A. Massa di polline di O. mascula, appena attaccatasi alla matita / B. Massa di polline di O. mascula, dopo l’azione di abbassamento”. Fig. 2 di C. Darwin, The various contrivances by which Orchids are Fertilized by Insects, 1862
Sono stati dei creativi di un team specializzato in product design and development, chiamato Democratech ad avere la geniale idea. Dovevano “creare un prodotto per l’eco–ufficio del futuro” e così hanno pensato ad un prodotto 100% eco che servisse non solo durante il suo periodo di uso per quello che appariva ma che avesse una seconda vita!
Il team della Democratech pensa che sicuramente questo prodotto sarà in grado di sensibilizzare gli utenti e soprattutto i bambini, che oggi sono coloro che maggiormente usano le matite. Per realizzare il progetto è stato stanziato un importo di 25mila dollari, ma le vendite già hanno largamente superato le premesse.


COME FUNZIONA SPROUT

Innaffiatela e dopo appena una settimana vedrete spuntare i primi germogli di una varietà diversa a seconda del seme che scelto.
L’acqua con cui si innaffia la matita scioglie l’involucro biodegradabile che la riveste e nutre il seme in essa contenuto.
Gli stessi ideatori parlano di un risultato inatteso che dimostra come anche le idee più semplici e realizzabili con poco possano diventare dei grandi progetti. L’importante è crederci!
Si spera che idee come quella di Sprout stimolino la creatività e spingano ad utilizzare nuovamente strumenti tradizionali per il disegno a mano libera.


fonte: articolo scritto da  Mariangela Martellotta su http://www.architetturaecosostenibile.it


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