giovedì 1 febbraio 2018

Giorgio, il nuovo Ficcato, racconta di sé



Mi chiamo Giorgio Bicchietti ed ho 55 anni e fin dalla mia infanzia anche grazie a meravigliose trasmissioni televisive come Avventura coi mitici Mino D’Amato e Bruno Modugno  sono stato attratto dalla natura e dalla ecologia passioni che non ho mai abbandonato. Da anni nel mio piccolo cerco di svolgere azione di piccola pulizia per esempio nei sentieri che frequento nelle mie passeggiate ma ammetto che spesso ci si avvilisce quando tornati sul posto pochi giorni dopo la situazione è come  o peggio di prima. La mia città Forlì (FC) ha il triste primato di avere due inceneritori uno di rifiuti speciali ospedalieri ormai datato ed a detta di molti soprattutto di chi ci vive vicino “ maleodorante” per usare un eufemismo ed uno di più recente installazione dove conferiscono i rifiuti solidi urbani o assimilati. Ritengo, sostenuto da numerosi studi e studiosi  che gli inceneritori (dimenticavo, detti anche, anzi il termine esatto è  Termovalorizzatori) non siano una buona cosa per la salute umana ma a detta di tanti esperti più preparati di me l’unico modo per ridurne l’utilizzo o ancor meglio eliminarlo del tutto è togliergli la “ materia prima” ovvero la spazzatura e questo si può ottenere solo facendo una raccolta differenziata puntuale e precisa da parte del cittadino ma dall’ altra parte quest’ultimi vanno anche incentivati ed aiutati dai produttori  che si dovrebbero industriare a creare dei packaging facilmente separabili e riciclabili ed al contempo informare i consumatori con apposite istruzioni sulla confezione stessa: a tale proposito da mesi sto passando a RX( scherzo, allo scanner) tutto quanto passa a casa mia per verificare se e quanto le marche “collaborano” in questa politica del riciclo. Mi piacerebbe che si creasse un database  con tante informazioni di questo tipo sia per incentivare i consumatori a scegliere marchi più “ virtuosi” sia in un secondo momento contattare le ditte per sollecitare maggior collaborazione.

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