venerdì 11 dicembre 2020

Stop agli assorbenti usa e getta! Il ciclo diventa green.





Scritto da
Ilaria Rucco
Ficcata, inviata speciale di Ficcatelo in Tasca


Negli ultimi anni l’argomento “ambiente” è ormai alla portata di tutti, tra smartphone, tablet, social e piccolo schermo non abbiamo davvero più scuse per non stare attenti. 
Non possiamo più dire “non lo sapevamo”.
Non più.
Siamo tutti complici consapevoli della devastazione che sta distruggendo il nostro pianeta.
Ed è per questo che nel mio piccolo scelgo di compiere scelte più “ecofriendly”, consapevole di essere una goccia d’acqua in un oceano, ma sempre con la speranza di riuscire a cambiare un pochino le nostre cattive abitudini.

Oggi vi voglio parlare, anzi, scrivere, di un argomento ancora tabù: il ciclo mestruale femminile!
Ma certamente non starò qui a farvi una lezione di anatomia, né tantomeno di endocrinologia.

Voglio solo riportarvi alcuni valori e stime che ormai si trovano abbondantemente su internet, per cui sarò breve e concisa:
- se una donna ha il ciclo mediamente per 40 anni e consideriamo 6 giorni al mese, fanno 2880 giorni;
- 2 miliardi di donne hanno il ciclo mestruale;
- I tamponi e/o assorbenti utilizzati mediamente da ogni donna sono dagli 11mila ai 16mila.

E dove andranno mai a finire tutti questi rifiuti?
Semplice: in discarica, inceneritori o, ancora peggio, ce li ritroviamo nei mari e sulle spiagge.



E poiché siamo tutti complici consapevoli del disastro che stiamo apportando all’ambiente, io ho deciso di adottare delle soluzioni meno impattanti.

Ho cominciato un po’ tardi in realtà, ma non è mai troppo tardi.
Un paio di anni fa ho acquistato degli assorbenti lavabili, e un paio di settimane ne ho comprati degli altri dato che mi sono trasferita.


Di assorbenti lavabili ce ne sono di mille tipi, mille fantasie e mille grandezze. Basta solo scegliere e provare! (Questi nella foto li ho acquistati sul sito https://floatinglotuspads.com/)
La parte a contatto con la nostra vulva è generalmente realizzata in bamboo, che è un materiale naturalmente anti-batterico e anti-odore. All’interno vi sono strati in microfibra, che sono super assorbenti, mentre la parte nera è in PUL, un materiale waterproof.
Dal punto di vista pratico non ho mai riscontrato difficoltà, paure o altro. Quando cambio l’assorbente lo metto in una bacinella con acqua fredda e strofino la macchia con un po’ di sapone, per “togliere il grosso”, come si dice dalle mie parti. E poi lo metto in lavatrice con gli altri indumenti, a 40°.
NOTA BENE: mi raccomando, non facciamo una lavatrice solo per gli assorbenti! Ma di questo ne parleremo un’altra volta…

Finalmente la svolta è giunta questa estate con un aggeggio ancora meno impattante: la fantastica coppetta!
Devo fare un grande mea culpa, si…sono sempre stata restia a provarla perché mi chiedevo “E dove la infilo? E come la infilo? E se rimane incastrata?”.
Poi a fine luglio avevo prenotato un weekend in Sicilia e avrei fatto il mio primo bagno del 2020! Ma poi tac, ciclo in anticipo (ovviamente, che sfiga!), ed io non volevo assolutamente rinunciare al mare, sicché mi decido a comprare la coppetta!



Dopo aver guardato millemila video su you tube, mi accingo a provarla.
Devo ammettere che il primo impatto non è stato dei migliori, anche perché ho stupidamente subito seguito il consiglio di tagliare la parte superiore!
Paura per inserirla e panico per toglierla, della serie “E ora che faccio? Vado in ospedale???”.
È tutto assolutamente normale, ma vi posso assicurare che una volta provata non la abbandonerete più! 
Non si sente, vi dimenticherete di averla e vi dimenticherete di avere il ciclo!!!
E non userete nemmeno un assorbente…magari i primi giorni e le prime volte, per stare più sicure, potrete abbinarci un assorbente lavabile, ma fino a pochi giorni fa io non ho mai avuto perdite!

Venendo ai dettagli tecnici, prima di utilizzarla la coppetta deve essere sterilizzata, mentre quando si cambia bisogna svuotarla e sciacquarla con acqua e sapone. Semplicissimo e velocissimo, ovviamente se non avete fobie riguardo alla vista del sangue.

Bene, io ho concluso.
Vi ho riportato la mia piccola esperienza e pensate che ora vivo ad Edimburgo, dove gli assorbenti costano pochissimo e da qualche settimana è stato anche approvato il cosiddetto “Period Product (Free Provision) Bill”, per cui verranno distribuiti gratuitamente gli assorbenti alle donne che ne avranno bisogno.
Bellissima iniziativa, ma “è facile tornare con le tante stanche pecore bianche. Scusate, non mi lego a questa schiera, morrò pecora nera”.



1 commento:

  1. La coppetta mestruale è una vera rivoluzione! Ho iniziato lo scorso anno a seguito di cistiti post mestruazioni. Il sintetico degli assorbenti usa e getta crea ristagni di umidità che favoriscono la proliferazione batterica.Ero presa da mille dubbi sull'acquisto: primo fra tutti il costo.Mi sono fatta convincere dalla commessa del mio negozio ecologico di fiducia e... Non ho più usato un assorbente usa e getta!
    Facile, igienica e sicura.
    Il costo della coppetta l'ho già decisamente ammortizzato e poi...non ricordo più l'odore in "quei" giorni.

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